Per la contaminazione con il plutonio di un lavoratore dell’Enea della Casaccia (sotto la giurisdizione della Sogin), il governo sembra voler chiudere in fretta e furia l’incidente nucleare come una fastidiosa pratica burocratica. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, rimette in pista, ad ogni pie’ sospinto, la favoletta del “nuovo nucleare” confezionato dai suoi consulenti con una coda lunga come quella di un cane a sei zampe. E salta i problemi irrisolti delle scorie del “vecchio nucleare”, di cui è figlio l’incidente del 21 novembre scorso. Il suo collega della Salute, Orazio Schillaci, fa lo gnorri e tace. Un appello (primo firmatario Gianni Mattioli), dà la sveglia ad entrambi e chiede che riferiscano in Parlamento


◆ L’appello di GIANNI MATTIOLI, ANGELO BONELLI, AURELIO ANGELINI, PIPPO ONUFRIO e altri trenta ambientalisti * 

Lavori nel settore Sogin dell’Enea della Casaccia (Roma)

Il testo

«Non si può declassare l’episodio a semplice ‘fatto anomalo e non previsto’, si tratta di un vero incidente nucleare che dimostra una volta di più l’inadeguatezza di Sogin, la società di Stato incaricata del decommissioning degli impianti nucleari e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, come più volte denunciato nel corso degli anni, in primis dal fisico Massimo Scalia scomparso un anno fa.

Il ministro Pichetto Fratin ha annunciato la scelta, a breve, di un sito per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi di tutto il Paese e una legge delega per l’installazione di impianti nucleari diffusi, ovviamente a fissione, la tecnologia che il Nobel Giorgio Parisi ha definito ‘più vecchia del transistor’: i cittadini possono stare tranquilli?

Chiediamo: un’ispezione immediata; un’informazione urgente su quanto è accaduto e in particolare sulla sicurezza per chi lavora al “Centro della Casaccia”; un monitoraggio da parte di Ispra del sito e delle aree adiacenti.

Pretendiamo chiarezza a cominciare dal rendere nota la quantità precisa di radiazioni che hanno colpito il lavoratore coinvolto e dall’accurata ricostruzione dell’evento».

(*) Primi firmatari:

Gianni MATTIOLI, fisico / Angelo BONELLI, Europa Verde / Aurelio ANGELINI, Movimento Ecologista / Giuseppe ONUFRIO, Greenpeace / Ermete REALACCI, Symbola / Stefano CIAFANI, Legambiente / Gianni SILVESTRINI, Kyoto Club / Igor STAGLIANÒ, giornalista / Pasquale STIGLIANI, ScanZiamo le Scorie / Alessandra GUSEO, Movimento Ecologista / Nicoletta MARIETTI, economista / Alessandra VALENTINELLI, urbanista / Mariaclaudia CUSUMANO, ricercatrice / Luca ELIA, sindaco Pd, Movimento Ecologista / Tullio BERLENGHI, saggista / Giovanni HERMANIN, Movimento Ecologista / Corrado CARRUBBA, avvocato / Mario SALOMONE , sociologo dell’ambiente / Anna RE, ricercatrice / Raffaele BARRINA, Movimento Ecologista/ Italo REALE, avvocato / Stefano FACCHI, Pd, Movimento Ecologista / Gianluca SENATORE, ricercatore / Fabio PETROZZI, Movimento Ecologista / Franco LO COCO, artista / Salvatore ALFANO, Movimento Ecologista / Giuseppe MATTIOLI, ricercatore Cnr / Eleonora ANGELI, Movimento Ecologista / Salvatore PEDULLÀ, lavoratore dipendente / Francesco CIMINO, Movimento Ecologista / Enzo REDA, avvocato / Giulio FACCHI, Movimento Ecologista / Paola CRESCENTI, tecnico sanitario / Loredana LUCARINI, Movimento Ecologista

Le adesioni all’appello possono essere inviate scrivendo anche a redazione@italialibera.online

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