◆ Il pensierino di GIANLUCA VERONESI
► Una volta le relazioni internazionali, la politica estera dell’Italia non interessavano a nessuno – sia in casa che all’estero – ed erano appannaggio dei professionisti. Quel corpo diplomatico che è capace di fare apparire il cinismo e la spregiudicatezza nei rapporti tra Paesi come un corso di buone maniere. Oggi le due guerre in corso hanno spinto gli italiani a familiarizzare con la geopolitica, iniziando con lo scoprire dove si trovano sulla mappa quelle nazioni belligeranti. Se a scuola si insegnasse geografia, saremmo già un passo più avanti. I fenomeni migratori, poi, li hanno costretti a informarsi su nazioni così vicine fisicamente ma così lontane psicologicamente. La globalizzazione, il cui distintivo è il volo low cost, ha fatto poi il resto e noi ci siamo trasformati tutti in giapponesi che solo dopo essere rientrati a casa – guardando le foto – scoprono dove sono stati.
Invece per i nostri partiti la materia degli “esteri” è diventata così consueta da assumere immediatamente aspetti di evidente strumentalizzazione ed ipocrisia. Ad esempio il tanto atteso incontro della presidente del Consiglio con i suoi vice per mostrare l’unità minima necessaria alla difficile situazione internazionale e che si chiude con l’invio di differenti versioni del “comunicato ufficiale”. O uno dei tre presenti ha aggiunto, di nascosto, un’importante considerazione oppure gli altri due l’hanno cancellata. Comunque sia, sembra di essere all’asilo infantile.
Da parecchi mesi la campagna elettorale americana è entrata nel vivo, anche per il fatto che cominciavano i processi contro Trump. “Ne vedremo di tutti i colori “ era la frase indicativa dell’attesa generale. Ci si aspettava che la conclusione della presidenza Biden facesse simmetricamente il paio con il proprio inizio (l’assalto a Capitol Hill). Come è puntualmente accaduto. Quindi – fin qui – possiamo dirci non stupiti dagli eventi, non meravigliati dal tono della campagna? No! Proprio no! Chi di voi metteva in conto un attentato omicida fallito per pochi centimetri? Chi si sarebbe immaginato così catastrofico per Biden il confronto televisivo? Chi ha mai visto l’inquilino della Casa Bianca assediato dai principali esponenti del suo partito per convincerlo a rinunciare alla candidatura?