A Verona va in scena la 116.ma Fieragricola, a cui partecipano 21 Paesi (Italia compresa). In programma oltre 140 convegni dove il tema-chiave sarà il cambiamento climatico e la capacità dell’agricoltura di adattarsi alle nuove condizioni meteorologiche
◆ L’articolo di GIANFRANCO NITTI
► Parte il 31 gennaio a Verona Fiere la 116ª Fieragricola, rassegna internazionale di agricoltura in programma fino a sabato 3 febbraio. Sono 11 i padiglioni occupati, 820 le aziende provenienti dall’Italia e da 20 Paesi esteri e oltre 140 convegni in calendario per rispondere alle esigenze di formazione del settore. Attesi a Verona acquirenti internazionali accreditati da 28 Paesi e selezionati in collaborazione con l’Agenzia Ice, in particolare dalle aree dell’Est Europa, dell’Africa e del Medio Oriente.
«Fieragricola anche per questa 116ª edizione presenta le innovazioni, le tecnologie e le soluzioni per la crescita dell’agricoltura, un settore strategico in ambito economico e sociale, chiamato a rispondere alle esigenze di un incremento della popolazione mondiale, a migliorare produttività e resilienza a fronte di cambiamenti climatici, garantendo redditività agli imprenditori agricoli – dichiara il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo –. Con Fieragricola, inoltre, Verona ospita convegni e approfondimenti utili per la formazione e la crescita professionale e si conferma una piazza privilegiata di ascolto e di confronto costruttivo fra mondo produttivo, attori e istituzioni per il futuro dell’agricoltura italiana ed europea».
Il taglio del nastro della 116ª edizione di Fieragricola con la partecipazione del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, del presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, dell’amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese, del sindaco di Verona, Damiano Tommasi, del presidente della Provincia Flavio Massimo Pasini, del presidente di Ita-Ice Agenzia Matteo Zoppas. Alla cerimonia inaugurale presenti anche Yaroslav Melnyk, ambasciatore d’Ucraina in Italia e Saywan Barzani, ambasciatore della Repubblica dell’Iraq in Italia.
«I cambiamenti climatici saranno il tema portante di questa 116ª edizione di Fieragricola – commenta Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere –. Negli ultimi anni hanno influito sulle produzioni agricole con danni che hanno toccato i 6 miliardi di euro nel 2023. Oltre ad uno speciale ciclo di conferenze in fiera che analizzerà il problema insieme a scienziati, tecnici, accademici e istituzioni, Fieragricola 2024 punta sull’Agricoltura 4.0 e sulle applicazioni pratiche con presentazione di casi, ampliando la platea di espositori che offrono tecnologie digitali, robotica, Intelligenza artificiale, gestione e tecniche di risparmio delle risorse idriche e produzione di energie rinnovabili in agricoltura. Tutte soluzioni per un’agricoltura più resistente di fronte ai cambiamenti climatici e più sostenibile a livello di emissioni e tutela del suolo».
L’agricoltura del futuro con «Fieragricola Tech» ha il suo focus su innovazione e digitale al padiglione 11 con il «Fieragricola Tech», dedicato all’agricoltura digitale, ai sistemi per l’irrigazione intelligente, alle energie rinnovabili, agli strumenti di biosoluzioni per la protezione del suolo in ottica rigenerativa. Soluzioni utili per promuovere la transizione ecologica e l’agricoltura rigenerativa a basso impatto ambientale. © RIPRODUZIONE RISERVATA