◆ Il corsivetto di VITTORIO EMILIANI
► Aldo Cazzullo ha avuto a questo punto della storia la possibilità di fruire sulla fine di Mussolini di materiali di indagine storiografica poco o niente conosciuti. Ma non mi pare che abbia messo in onda dopo il battage dei giorni scorsi fatti o aspetti inediti sugli ultimi giorni dell’ex Duce e sulla sua fine a Giulino di Mezzegra. Non ha svelato chi abbia realmente comandato il plotone di esecuzione (il colonnello Valerio, si sa, fu una invenzione di quei giorni), non ha neppure detto che la decisione di passare praticamente subito per le armi Mussolini era già stata presa dal Clnai (Comitato di liberazione nazionale Alta Italia) per evitare che gli Alleati anglo-americani volessero fargli un processo tipo Norimberga. Insomma novità sostanziali non sono venute, ripeto, da questa inchiesta televisiva – che pure aveva fruito di un eccezionale lancio pubblicitario – malgrado la riconosciuta abilità dell’autore. Né ha fatto emergere novità eclatanti sull’oro di Dongo pur avendogli dato grande risalto. Un appuntamento mancato? A noi onestamente sembra di sì. Largamente. © RIPRODUZIONE RISERVATA