In Italia ci sono dai sette ai diciotto milioni di cani e gatti. E specie animali selvatiche che determinano (non per loro colpa) forti squilibri ambientali con conseguenti danni economici: cinghiali, nutrie, scoiattoli grigi, cervi, caprioli, daini; ma anche gabbiani, piccioni, cornacchie grigie; e poi tinche, carpe, siluri e trote provenienti da chissà dove. Quando i provvedimenti obbligati...

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Laureato in Scienze Biologiche alla Sapienza di Roma nel 1978, da sempre si occupa di studi e ricerche su comportamento, ecologia, problemi di gestione e conservazione mammiferi carnivori: lupo degli appennini e orso bruno marsicano. Ha elaborato e applicato al territorio italiano il wolf-howling, per la stima delle popolazioni di lupi. Nella vasta pubblicistica ha contribuito alla realizzazione di film, documentari, e monografie; tra queste “Nidi e Tane” per Longanesi, “Il Lupo”, per Lorenzini, “L’Orso”, sempre per Lorenzini e numerose altre pubblicazioni. È stato, fra l’altro, ispettore di sorveglianza al Parco nazionale d’Abruzzo, direttore del Parco regionale Sirente-Verino, poi del Parco nazionale Foreste Casentinesi. Si occupa, inoltre, di Formazione professionale nel monitoraggio faunistico di campo, nonché di organizzazione e gestione strutture e personale di sorveglianza su ambienti naturali.

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