Ciao Gigi,
ci hai fatto sentire tutti quanti, anche noialtri “polentoni” immigrati decenni fa dal Nord, cittadini romani e magari romanisti. Un dono immenso, inestimabile. Ma, quale antico “cavallaro”, come potrei io dimenticare la Mandrakata, col cavallo Soldatino e l’incredibile Adolfo Celi giudice-complice? E il monologo dal Messaggero d’antan: «Sor delegato mio nun so ‘n boiaccia, fateme scioje e v’ariconto tutto»?
Grazie. Grazie di tutto formidabile, ineguagliabile Gigi!
(Pi.Co.) Una lunga passeggiata di prima mattina. Alle 9, minuto più minuto meno, Gigi Proietti lascerà Villa Margherita in via di Villa Massimo dove il 2, giorno del suo compleanno, ci ha lasciati; passerà a Porta Pia sotto la statua del bersagliere Angelo Giuseppe Carota, raggiungerà il Campidoglio per un breve saluto a Marc' Aurelio, si tratterrà con le autorità quel tanto che basta, per poi soffermarsi nel “suo” Teatro Brancaccio, quello che gli fu malamente portato via. Da lì, intorno alle 11,30 entrerà per l'ultima volta al Globe Theatre di villa Borghese, quello sì veramente suo, che già da martedì si chiama “Teatro Gigi Proietti”. Questa sua ultima creatura lo saluterà guardandolo andar via verso piazza del Popolo dove, alle ore 13 precise, mentre farà il suo ingresso nella Chiesa degli Artisti, tutta Roma dai balconi e dalle finestre lo saluterà con un minuto di sentitissimo applauso.