GLI AUTORI

Missionario e giornalista, ha studiato teologia a Cincinnati, negli Usa, negli anni di John F. Kennedy e Martin Luther King. Nella seconda metà degli anni Settanta ha diretto il mensile dei comboniani di Verona “Nigrizia” e, per dieci anni, ha denunciato le malversazioni italiane in Africa. Il suo editoriale “Il volto italiano della fame africana” scatenò il finimondo, Spadolini e Andreotti lo attaccarono frontalmente e lo indussero, dopo due anni di mobbing, a lasciare la direzione del giornale. Ha contribuito alla fondazione, fra l’altro, del movimento “Beati i costruttori di pace” e della “Rete Lilliput”, conducendo molte battaglie in nome della mondialità e per i diritti dei popoli. Per decine di anni è stato in missione in Africa e fino al 2001 è vissuto a Korogocho, una delle baraccopoli che attorniano Nairobi, la capitale del Kenya. Vive ora a Napoli nel quartiere Sanità.1 Articoli


Sette anni nella Cronaca romana del Messaggero, quella di Zapelloni, di Tirincanti, di Columba, di Tucci, in giro per la città, a imparare il mestiere. Poi, vinto il concorso Rai per telecronista (Vespa, Pizzul, Ferretti, Fava, Buttiglione) si trasferì al giornale radio diretto da Vittorio Chesi. Dopo la riforma dell’azienda di viale Mazzini, lavorò per cinque anni con Sergio Zavoli, come caporedattore del Gr1. Nel 1980, chiamato da Vittorio Emiliani, lasciò la Rai e tornò a via del Tritone come capocronista, sulla sedia che era stata di Silvano Rizza. Presidente della Federazione della stampa (con Giorgio Santerini), poi segretario dell’Ordine nazionale (con Lorenzo Del Boca), ha insegnato nelle scuole di giornalismo (Urbino, Perugia) e ha continuato a studiare i problemi e l’etica dell’informazione. Suoi alcuni libri, fra i quali: Coltelli di carta, La fabbrica delle notizie, Cattive notizie, Giornalisti o giudici, Nel segno della verità. Ha fondato il sito «professionereporter.eu» affinché tutti possano seguire cosa accade nel mondo delle notizie, così delicato per la democrazia1 Articoli


Ammiraglio in congedo delle Capitanerie di Porto, ha comandato svariati porti ed ha guidato il Reparto ambientale marino del ministero dell'Ambiente. Ha guidato la missione ambientale italiana in Libano nella guerra del 2006 e, dopo il comando del porto della Spezia, ha diretto le relazioni esterne della Guardia costiera. Dal 2012 al 2017 è stato presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre.1 Articoli


È nato e cresciuto nel piccolo borgo storico di Gavinana sulla Montagna Pistoiese. Attualmente è un insegnante precario di italiano e storia di ventinove anni. Ha studiato Storia a Firenze e poi Scienze storiche e orientalistiche a Bologna dove si è laureato col massimo dei voti e lode. Nonostante lavori per necessità in città, continua a vivere in montagna dove nel tempo libero cura l’orto ed il bosco.1 Articoli


Ricercatore senior del CNR-IRPI di Torino e responsabile dell’Area Tematica Rischio Idrogeologico della SIGEA. Luino è un geologo che da oltre 30 anni studia i problemi geo-idrologici del Nord Italia e ha studiato molti eventi alluvionali dalla Valtellina 1987 al Piemonte 1994, dalle Cinque Terre del 2011 ad Olbia 20131 Articoli


Adriano Serafino, diplomato all’Istituto Avogadro di Torino, negli anni ’60 ha lasciato il lavoro di ricercatore all’Olivetti di Ivrea per impegnarsi nell’attività sindacale. Ha ricoperto gli incarichi di responsabile della Lega Fim-Cisl di Mirafiori dal 1965-71, di Segretario Generale della Fim e della Flm torinese. È stato componente del CdA dell’Agenzia della Casa di Torino, membro supplente nel Comitato Europeo Sociale a Bruxelles, consigliere della Comunità Montana Bassa Valle Susa. Per anni ha collaborato con la redazione della rivista Azimut, promossa dalla Fim di Milano, e del foglio torinese Consenso. Infine, da pensionato, è stato co-fondatore ed è redattore del sito www.sindacalmente.org1 Articoli


Giornalista, ha svolto gran parte della sua attività professionale alla Rai, redazione Tgr del Piemonte, occupandosi di cronaca, di cultura e negli ultimi vent'anni delle vicende politiche della Regione. In precedenza era stato redattore presso l'Agenzia Giornalistica Italia, e agli esordi, negli anni '70, collaboratore della Gazzetta del Popolo e di altri quotidiani. Ha un interesse per il cinema che nel corso degli anni è diventato parte della sua attività giornalistica.1 Articoli


Laureato in Lettere, ha lavorato dal 1978 al 1998 al Messaggero di Roma, come cronista, vice capo delle Cronache italiane, inviato e vicecapo della Cronaca di Roma. Dal 1998 al 2004 è capo della Cronaca di Roma del Corriere della Sera. Dal 2004 è inviato per il Corriere. Ha pubblicato: “Qui comincia l’avventura del signor…": gli inizi di carriera di protagonisti del cinema italiano; “C’era questo c'era quello”: biografia di Enrico Lucherini e Matteo Spinola, press agent del cinema italiano; “Piombo e carta, cronache da Sarajevo assediata”, “La colata”: l’Italia massacrata dal cemento. Dal giugno 2019 gestisce con Vittorio Roidi il sito professionereporter.eu che si propone di “salvare il giornalismo”. Dal 2019 insegna Processi culturali, fenomeni politici e informazione alla Lumsa di Roma.1 Articoli


Economista, ministro della Repubblica italiana, saggista1 Articoli


È un giurista ed ex magistrato italiano, filosofo del diritto e allievo di Norberto Bobbio. Sin dalla fine degli anni Settanta ha partecipato a molte battaglie civili, scrivendo articoli su giornali e riviste, in particolare sul quotidiano il manifesto, tenendo conferenze e partecipando a innumerevoli dibattiti e convegni. Ha partecipato, in qualità di componente del collegio giudicante, a numerose sessioni del c.d. "Tribunale permanente dei popoli (TPP)", tribunale d'opinione esplicitamente concepito e praticato come tribunale supplente di una giurisdizione internazionale mancante, fondato da Lelio Basso alla fine degli anni Settanta sul modello del c.d. "Tribunale Russell”.1 Articoli


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