Avviati esperimenti diretti in alcuni istituti delle cinque regioni dell’Italia del Sud, con biologi nutrizionisti per arginare obesità e cattive abitudini alimentari. Secondo l’ultimo rapporto del “barometro obesità Italia”, sono 25 milioni gli italiani in condizione di eccesso ponderale. E, fra 10 anni, nel 2035, l’obesità passerà dall’11,5 al 31%, con una crescita annua del 2%. In tandem con i docenti, l’obiettivo dell’Osservatorio è lo sviluppo di un programma ad hoc durante l’intero arco dell’anno e il coinvolgimento a tutto campo delle famiglie: un tassello fondamentale per radicare comportamenti virtuosi dei ragazzi senza rinunciare al piacere di stare a tavola. La proposta presentata a metà dicembre ai “Salotti del Benessere 2024” nella Reggia di Caserta
◆ L’intervento di VITO AMENDOLARA, presidente dell’Osservatorio Dieta Mediterranea
► L'”Educazione Nutrizionale” deve diventare materia ‘curriculare’ in tutte le scuole di ogni ordine e grado, a partire dalle elementari e dalle medie composte da “un target più vulnerabile e soggetto all’aggressione della pubblicità e dei prodotti ‘ultraprocessati'”. È la proposta avanzata dall’Osservatorio Dieta Mediterranea – che ha già avviato esperimenti diretti in alcuni istituti del Sud mettendo a disposizione dei docenti biologi nutrizionisti per arginare obesità e cattive abitudini a tavola. La proposta è stata presentata nel corso della manifestazione promossa dall’Osservatorio nella Reggia di Caserta dal tema ‘La Dieta Mediterranea siamo noi'”, articolata nei ‘Salotti del Benessere’, momenti di incontri, ma anche di confronto, durante i quali sono stati affrontati i temi dello stile di vita e della sana alimentazione. Non si può continuare a fare melina su un argomento così importante, trattato sinora con grande superficialità.E non è, questa, una opinione. Ci sono i dati statistici a certificarlo. Secondo l’ultimo rapporto del “barometro obesità Italia”, sono 25 milioni gli italiani in condizione di eccesso ponderale. 36,1% in sovrappeso e 11,5% obesi, con il 26% dei bambini /ragazzi tra 5/17 anni pari a circa 2,2milioni. Ma non è solo questa la notizia che spaventa. Sempre secondo il rapporto, fra 10 anni, nel 2035, l’obesità passerà dall’11,5 al 31%, con una crescita annua del 2%.
L’Osservatorio intende sollecitare il ministero dell’Istruzione e del Merito a lavorare per contribuire a varare una legge per una specifica materia non come è avvenuto per l’Educazione Civica, che ingloba l’educazione alimentare come parte residuale. E, tuttavia, la scuola non basta per sviluppare un’adesione più mirata alla Dieta Mediterranea: ci vuole l’incrocio con la società e occorre intervenire sul mondo della ristorazione. In tal senso sono stati attivati i menù della Dieta Mediterranea realizzati dal Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) e i ‘ Salotti del Benessere’, veri e propri momenti di incontro per accrescere la consapevolezza del cittadino, protagonista di scelte libere, per non diventare ‘utile’ consumatore nelle mani delle multinazionali, della grande distribuzione e della pubblicità. I focus si alternano trattando temi come: l’alimentazione e lo stile di vita mediterraneo, gli alimenti che caratterizzano la Dieta Mediterranea, i consumi alimentari, ricette e menù, lo spreco zero e il riciclo del cibo, la sicurezza alimentare, l’etichettatura, la biodiversità e il rispetto per l’ambiente in cui si vive. Si tratta di offrire al consumatore momenti formativi utili a bypassare i messaggi devianti della pubblicità spesso ingannevole e riacquisire il ruolo di protagonista nelle scelte imposte dalla quotidianità, avendo contezza che mangiare sano significa esercitare la prevenzione primaria, necessaria a tutelare la salute e offrire un concreto contributo nella lotta al cambiamento climatico.